Le relazioni, in fondo, sono così: un giorno siete sul divano a farvi le coccole e tutto va bene, quello dopo è come se non vi foste mai conosciuti.
Non pensare sia così difficile perderla. Non è una singola azione o un singolo litigio che causa la rottura in una coppia, ma l’accumularsi di ognuno di questi che sgretola il rapporto, mattone dopo mattone.
Non pensare che voi siate immuni, anche la vostra relazione potrebbe finire.
Non potrai fare quello che vuoi per sempre: anche lei ha un limite. Anche lei perde la pazienza. Anche lei è infelice e prima o poi dirà basta.
Sappi che la perdi ogni volta che…
…non la scegli.
Quando la fai sentire come un’opzione, quando la metti al secondo, terzo e quarto posto. Quando prima di lei vengono gli amici, la play station, il calcio. Quando hai sempre qualcosa di più importante da fare che uscire o chiacchierare con lei.
La perdi quando la allontani, attraverso le tue azioni, i tuoi comportamenti, che sai che le fanno male, le danno fastidio, la fanno soffrire e te l’ha anche fatto notare più volte.
Quando non ci metti nessun impegno, come se sapessi che lei sarà comunque lì ad aspettarti a braccia aperte, qualunque cosa tu faccia.
Un po’ come quando non riesci a decidere su un canale televisivo perché pensi che su quello successivo ci sia un programma migliore, ma allo stesso tempo sai che non ti va affatto di guardare la televisione.
…non la lasci andare.
La perdi quando non ti impegni ma allo stesso tempo la trattieni egoisticamente accanto a te, giorno dopo giorno, perché sai che se andasse via, troverebbe un altro migliore di te.
Quando sente di non poter contare su di te perché non stai mai dalla sua parte. Quando si sente come se giocasse in una squadra formata da un solo giocatore: se stessa, mentre tu sei tra il pubblico a fare da spettatore.
…non le dai tutto te stesso.
La perdi quando non ti apri con lei e non riesci ad essere te stesso intorno a lei perché sai che ti renderebbe vulnerabile.
La perdi quando le scrivi un timido ‘mi dispiace’ solo per farla calmare, dopo averla delusa per la centesima volta, e per ricordarle che, in un certo senso, ci sei ancora, quando ne hai voglia o sei annoiato.
Quando lei cerca di amarti nonostante i tuoi mille difetti, ma tu torni strisciando nel tuo mondo fatto di pareti altissime e impossibili da valicare.
Quando lei vorrebbe asciugare le tue lacrime, o abbracciarti durante la notte, ma tu, facendo finta di non aver capito, ti giri dall’altra parte.
…ti rifiuti di essere presente.
Quando non la lasci entrare negli angoli della tua mente perché sei consapevole che, in fondo, hai semplicemente paura di amare e di essere amato.
Dai suoi occhi capisci che ti darà soltanto amore e infinito affetto, lo senti anche tu quando le vostre mani si intrecciano o i vostri corpi si toccano, ma proprio non ci riesci a darle più di quello che le dai adesso.
…non cerchi di capirla.
Quando sei arrogante, superbo ed egoista, e pensi che la tua prospettiva sia l’unica che esista.
Ma in coppia è fondamentale guardare il mondo da punto di vista del proprio partner, o finirete sempre per parlare due lingue diverse.
E quando litigate, infatti, sei tu quello che si oppone ad ogni sua parola, mentre lei cerca di evitare a tutti i costi i conflitti e di raggiungere compromessi che rendono felici entrambi.
Perché non capisci che la spingi sempre più lontano quando ridi delle sue paure, quando la fai sentire come se fosse pazza per quello che prova, e quando non ascolti nemmeno perché c’è rimasta male?
La perdi quando la tratti come se fosse inferiore a te, mentre lei pensava ingenuamente che foste alla pari.
Ma questo… questo è il modo in cui la tieni.
Sì, c’è ancora una speranza. Hai ancora del tempo. Se nonostante tutto, lei è ancora al tuo fianco, vuol dire che la partita non è ancora finita.
La tieni accanto a te ascoltandola. Ammettendo a te stesso che lei ha il coraggio di essere vulnerabile con te.
Lasciando che lei entri nei meandri della tua anima, invece di voltarti dall’altra parte.
La tieni attraverso la comunicazione, riconoscendo che è una sentiero impervio in cui dovrai incamminarti se vorrai continuare a stare con lei.
Bisogna che tu ti renda conto che lei sarebbe disposta a raccontarti tutto, ma vedendo che tu non fai altrettanto a volte si tiene le cose per sé perché tu semplicemente non le hai nemmeno chiesto.
La tieni quando la supporti, nei momenti difficili e in quelli pieni di allegria.
Quando si sente a suo agio aprendosi a te, mettendo la testa sulla tua spalla o quando alle tre del mattino può coccolarti e sentirsi al sicuro da tutti i mali del mondo.
…quando accetterai te stesso.
E’ da qui che nascono tutti i problemi.
Tu stesso ti sottovaluti, e sei consapevole che finora sei andato col freno a mano perché hai paura di soffrire dopo l’ultima volta.
Hai paura di rimanerci deluso, di essere lasciato e non sapere cosa fare della tua vita come l’ultima volta.
Se non accetterai te stesso, se non accetterai la parte più fragile di te, è difficile – se non impossibile – che qualcuno riesca a penetrare dentro la tua anima.
E’ come se tu stesso ti nascondessi dal tuo vero te e impedissi a chiunque si avvicini di vederlo.
Ma se non la vuoi perdere, non puoi lasciarla costantemente sospesa tra i tuoi ‘se’ e i tuoi ‘forse’.
L’amore non è fatto di se o forse. E’ fatto di piccole cose.
Quando le dici che ti dispiace, è essenziale che tu lo pensi davvero.
Quando le parli delle tue più grandi paure e delle tue più ambiziose speranze, fallo senza timore e senza rimpianti. Ti sentirai meglio. Ti sentirai compreso e amato.
Distruggi quelle mura che ti circondano. Lei è l’unica che ti possa consolare e che sia davvero in grado di calmare le tue paure.
…la scegli, sempre e comunque.
La terrai accanto a te il più lungo possibile quando le dimostri il tuo amore, con sincerità e pura devozione, con i gesti di ogni giorno che non hanno nulla a che fare con dei semplici “Ti amo”.
Quando le dimostri che lei è la tua prima scelta, e non un’opzione, giorno dopo giorno.
Quando lei è la prima mano che afferri nell’oscurità. Quando la difendi, la proteggi, e le mostri che in realtà state giocando nella stessa squadra: una squadra affiatata, composta da voi due e nessun altro.