A volte vorrei avere più pazienza. Oppure una seduta da una cartomante che predica il mio futuro.
Vorrei subito sapere cosa ne sarà di noi, ma so che devo aspettare.
Dovrò districarmi, ancora per un po’, tra le infinite possibilità a cui potremmo andare incontro.
E accettare che potremmo essere tutto o niente.
Non riesco ancora a capire, infatti, se la nostra relazione andrà mai oltre le nostre conversazioni su Whatsapp, anzi – a dirla tutta, non so nemmeno se mi scrivi solo perché mi vuoi portare a letto.
Sembra che non ci sia una via di mezzo tra di noi.
Potremmo sposarci, o il nostro primo appuntamento potrebbe farci desiderare di non esserci mai incontrati.
Potresti arrivare ad incontrare i miei genitori, o forse ci baceremo goffamente un po’ brilli in discoteca per poi cercare di evitarci il giorno dopo quando per sbaglio ci incrociamo all’università.
Potresti chiedermi il mio numero e non mandarmi mai un messaggio, nonostante i miei disperati tentativi di parlarti.
Forse ci innamoreremo o forse torneremo ad essere completi estranei.
Non sono sicura di cosa sarai per me, ma a prescindere da questo, quello che sto per dirti è importante e vorrei che tu lo leggessi.
Scommetto che non siamo i primi l’uno dell’altra, e probabilmente non saremo nemmeno gli ultimi.
Probabilmente entrambi abbiamo già sperimentato il nostro primo bacio, il primo amore, la prima rottura, il primo… tutto.
Probabilmente sei andato a letto con un bel po’ di donne, e lo stesso posso dire di aver fatto io con gli uomini nel corso della mia vita.
Non sarai il primo ragazzo per cui ho pianto, e non sono così ingenua da pensare che sarai l’ultimo.
Non sei il mio primo amore, e ci sono stati altri ragazzi prima di te che hanno cambiato il mio modo di vedere una relazione. Che mi hanno insegnato cos’è l’amore.
Non perché in loro abbia trovato l’amore della mia vita, ma perché è stato con loro che ho cominciato a capirne qualcosa di relazioni.
Ho cominciato che tipo di carattere e comportamento mi aspetto dal mio partner, e da me stessa.
E qui sta il punto: non sono più una ragazzina inesperta. Conosco e controllo le mie emozioni.
Non sono più una novellina.
La vita mi ha cambiato e ha cambiato il modo in cui ti guarderò.
In cui guarderò i “ragazzi come te”.
Se stai leggendo questo post all’inizio della nostra relazione e pensi che sia “una qualunque”, puoi stare tranquillo: anche tu sei solo un ragazzo come gli altri per me.
Se usciamo e non mi hai trattata con rispetto, no grazie, non sono interessata e non mi convincerai con i tuoi messaggi delle 2 di notte.
Se abbiamo parlato per qualche mese e poi fai finta di non vedermi ma ti fermi a parlare con qualche altra ragazza sapendo che io sto assistendo alla scena, non starò qui a sprecare il mio tempo con te.
Forse sarò un po’ gelosa, ma di certo non avrò il cuore spezzato.
Ma pensi davvero che tu sia il primo ragazzo che gioca con le mie emozioni?
Puoi pensare di essere un casanova, ma ho già visto tutto prima. Sai quanti ragazzi come te ci sono? Sei la regola, non l’eccezione.
Mi sorprenderei se fosse il contrario.
Pensi di essere particolare, speciale, quello che vuoi, ma la verità è che la sostanza è sempre quella. E io non ci casco più.
Puoi abbindolare quelle ragazze che ti girano attorno – non sanno cosa le aspetta – ma non me.
Non sono ingenua e non ho intenzione di aspettarmi che qualcosa venga fuori dal nostro rapporto finché non ne verrà davvero fuori qualcosa. Se non vedo, non credo.
Non chiamarmi pazza solo perché mi chiedo cosa sia questa “cosa” tra di noi. La chiamo così dato che non è una relazione e non si merita nessun altro nome.
Rimango una “qualunque” dopo mesi che ci sentiamo. Però attenzione: non è che mi aspetti un anello al dito, eh. Il fatto è che non mi interessa che nome dai al nostro rapporto, ma come consideri me.
Posso essere la ragazza con cui “ti senti” o quella con cui “ti vedi” ogni tanto quando hai voglia di “passare una serata diversa”.
Ma di questo puoi starne certo: non sono “stupida” o una “tipa qualunque”, e se lo sono per te, per favore abbi almeno la decenza di comunicarmelo, e non mi farò problemi ad andare via.
E poi ti chiedo per favore… Non mandarmi messaggi ogni singolo giorno della settimana se sono solo una qualunque per te!
Non portarmi fuori a cena, non farmi capire che ti piaccio quando ci vediamo, non tenermi per mano.
Non farmi cadere nella trappola per poi andare via in punta di piedi.
Ho voglia di amare, ma anche di essere amata. Non voglio fare da sola gli sforzi che dovremmo fare entrambi.
E poi diciamocela tutta: uscire, frequentare qualcuno è diventato così complicato, eppure stiamo tutti volentieri al gioco, forse perché non conosciamo di meglio.
Ma le cose potrebbero essere più semplici. Potremmo trovare un accordo, almeno io e te.
Se mi piaci, te lo dirò.
Quanti problemi, lacrime, ed incomprensioni eviteremmo se fosse tutto davvero così semplice?
Però aspetta, non montarti la testa: questo non significa che sto cercando di diventare la tua ragazza.
Non mi aspetto un contratto di matrimonio o dei fiori alla mia porta.
Che sia chiaro per tutti: Mi piaci non si traduce sempre automaticamente in Sposiamoci.
Non significa che sono pazza di te o che sei la persona con cui voglio avere dei bambini. Quindi rilassati.
Mi piace il tipo di persona che sei e mi piace stare con te. E vorrei conoscerti meglio. Questo è tutto.
Potresti prendermi per pazza se ti dicessi che potrei sviluppare dei sentimenti per te, ma io potrei dire lo stesso a te per essere così terrorizzato da una relazione che non è mai stata nemmeno definita tale.
Non se se l’hai fatto tu nella tua testa però.
Mi hai detto che non cerchi niente di serio, ma come reagiresti se ti dicessi che io invece sì?
Avresti paura.
E allora ti ricordo una cosa. Non sei il mio primo ragazzo e potresti non essere l’ultimo.
Non sprecare il mio tempo.
Non giocare con me solo perché sei annoiato o vuoi vedere che effetto fai alle ragazze, e non dare nemmeno per scontato che io stia cercando una relazione seria finché non sarò io a dirtelo.
Se ci dovessimo lasciare, probabilmente non ci staresti male – se davvero pensi che io sia una qualunque.
Ma sarebbe lo stesso per me. Sono forte, matura, determinata. La vita va avanti, e così farò io.
Anche tu sei uno qualunque.
Ma non vedo l’ora di scoprire quello che potremo essere o non essere.
E se questa lettera ti spaventa, allora non siamo mai stati fatti per stare insieme.