Ma pensavi seriamente che lei ti avrebbe aspettato per sempre?
Che sarebbe rimasta a guardare mentre tu eri impegnato a “trovare te stesso”?
Che avresti avuto un’epifania che ti avrebbe cambiato la vita e avessi capito di essere finalmente pronto ad impegnarti seriamente con lei?
Ti aspettavi davvero che rimanesse?
Che aspettasse all’infinito che tu rimettessi la tua vita in ordine tra una festa e l’altra?
Non le hai dato alcuna ragione per restare. L’hai masticata e sputata così tante volte che alla fine ha perso anche il conto.
L’hai convinta così tante volte che la volevi, che avevi bisogno di lei, che l’amavi, che non potevi vivere senza di lei. La volevi così tanto, eppure non hai fatto alcuno sforzo per stare davvero con lei.
L’hai lasciata con promesse non mantenute e parole vuote, mai trasformate in azioni.
Lo sai che sei molto bravo a parlare, ma lo sapeva benissimo anche lei. Era consapevole che tutte quelle promesse sarebbero rimaste tali: parole in aria. Progetti. Sogni mai realizzati.
Quindi perché mai dovresti pensare di meritarla quando non le hai dato altra scelta che andarsene?
Bisogna essere in due per ballare il tango e tu l’hai lasciata ballare completamente sola.
Era impegnata in una lotta continua. Ma nemmeno con te, ma con se stessa.
Convincendo se stessa che tu l’amavi, perché la verità è che non ti importava nemmeno abbastanza per renderle la cosa più convincente.
Tutti i sacrifici che ha fatto per te – difendendoti, prendendosi cura di te, tendendo la sua mano ogni volta che cadevi di faccia sul cemento, rinunciando a ogni altro aspetto della sua vita solo per te – tu hai dato tutto per scontato.
Come se te lo dovesse.
Non le hai dato niente a cui aggrapparsi ma in qualche modo ti aspettavi che rimanesse. L’hai lasciata ad aspettare e aspettare.
Sempre in attesa che tu la aiutassi. Che tu cambiassi idea. Che tu ti accorgessi davvero di lei. Che tu vedessi cosa lei faceva per te, chiudendo un occhio ad ogni errore ed orrore che le combinavi.
Ma mentre tu stavi “trovando te stesso” e “trovando la tua strada” – tra una serata in discoteca e divertendoti con i tuoi amici – lei è andata avanti.
Così ora vuoi spargere ancora sale sulla ferita, tenendola attaccata a te, perché non sei altro che una droga.
Perché in realtà non ti interessa ciò che è meglio per lei – no, tu vuoi solo lei – quando non sei annoiato o non hai di meglio da fare.
Vuoi il suo tempo e la sua attenzione e il suo affetto; vuoi che qualcuno sia lì per te, sempre e nonostante tutto.
A te non interessa che sia lei, a te interessa non essere solo. Avere qualcuno con cui andare a letto o al cinema o a cena fuori.
Perché la verità è che quando sei solo ti accorgi di quanto sei deprimente.
Il tutto, senza mai nemmeno sognare di ricambiare. Di fare lo stesso per lei.
Di trattarla come lei tratta te.
Ma ora lei è guarita.
Non ti vuole più, perché mentre tu trovavi te stesso, lei faceva lo stesso. E si è resa conto di quanto in realtà non avesse bisogno di te.
Non ha bisogno delle tue labbra o della tua intricata rete di bugie, nella quale non sai districarti nemmeno tu.
Non le manca il mal di testa martellante con cui si svegliava dopo ogni notte passata a litigare con te.
Non le mancano gli occhi gonfi dopo le lacrime che le facevi versare per ogni minima cosa.
Non ha affatto bisogno di te perché tu non hai nulla da offrirle.
Quindi sta finalmente mettendo se stessa al primo posto.
Sta andando avanti ed è il momento per te di fare l’unica cosa decente che potessi mai essere in grado di fare per lei: