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Sono forte, ma la mia anima è esausta

Sono forte, ma la mia anima è esausta

Esausta, in realtà, è quasi un eufemismo.

La stanchezza che sto provando, infatti, va oltre una semplice spossatezza fisica. In quel caso, mi basterebbe un po’ di riposo per riprendermi.

La mia è una stanchezza emotiva, che consuma molte più energie di una fisica. La verità è che sono stanca di essere forte.

Sono stanca di uscire di casa ogni giorno e mettere forzatamente un sorriso sul mio volto, soltanto per dimostrare la mia forza a prescindere da tutto ciò che mi accade intorno.

Ho sempre voluto dare l’idea di essere quella Super Woman che vorremo tutte essere.

Quando torno a casa, però, mi spoglio di ogni maschera. Sono sola.

Mi siedo e sento una sorta di senso di oppressione al petto, mi sento persa, non so dove andare né cosa fare.

Dubito della direzione che ho preso nella mia vita. Mi trovo a dover fronteggiare tutta una mole di sentimenti repressi che mi sono trascinata per tanto, troppo tempo.

E questa immagine, reale, contrasta con la Super Donna che vorrei essere, forte, indipendente, che non ha bisogno di niente e nessuno.

Ho dovuto creare questa immagine perché la vita mi ha messo di fronte a molte difficoltà e io ho dovuto affrontarle da sola.

Dovevo sentirmi forte per fare in modo di riuscire nel mio intento e sconfiggere gli ostacoli che ho incontrato lungo il mio percorso.

Ma ora mi sento così, sola, persa, a chiedermi se la mia vita sarà sempre così.

Mi chiedo se un giorno potrò contare su un’altra persona per ottenere del supporto, per poter alleggerire quel fardello che ormai porto da sola da tantissimo tempo.

E ora sono stanca, davvero stanca. 

Gli altri non conoscono questo lato di me perché ho sempre mostrato loro la mia facciata da super donna, capace di fare tutto e che non si lamenta mai.

Non riescono a vedere oltre la facciata, non riescono a carpire la mia stanchezza interiore. Sto cadendo lentamente a pezzi e ne sono consapevole.

Mi sembra di aver passato tutta la vita a cercare di dimostrare qualcosa agli altri, per poi alla fine tralasciare come mi sentissi veramente.

Ho speso così tante energie per provare alle altre persone di essere forte, di essere in grado di poter affrontare ogni cosa solo con l’aiuto delle mie forze e della mia volontà.

Ho nascosto le mie emozioni reali che adesso stanno riemergendo con forza e mi stanno privando di ogni energia.

Quando crei una maschera di forza che indossi ogni giorno, con i tuoi amici, la famiglia, anche al lavoro, alla fine l’idea di poter mostrare le tue emozioni reali sembra impensabile.

Sono stata di supporto a così tante persone, ma non ho mai chiesto la stessa cosa in cambio.

Ho sempre gestito problemi e preoccupazioni da sola, perché non volevo essere un fardello per gli altri e, soprattutto, perché non volevo mostrare che anche io ho delle vulnerabilità.

Ora, però, mi sento arrivata a un punto di rottura. Mi rendo conto che tutti, anche le persone più forti, hanno bisogno di una mano una volta ogni tanto.

Può essere un abbraccio, una sola parola, anche solo la presenza di un’altra persona in un momento difficile. Tutto questo può fare la differenza.

E io, fino ad ora, ho deciso volontariamente di privarmene solo per non mostrare una crepa nella mia finta facciata di sicurezza e decisione.

Ma tutti abbiamo dei momenti di debolezza. Può trattarsi di problemi seri, o anche di sciocchezze che fanno calare il morale per una giornata.

In quei momenti, a prescindere dalla loro intensità, abbiamo bisogno di mostrarci vulnerabili e chiedere una mano.

Ormai sono stanca di fingere di non essere vulnerabile, di essere una sorta di robot senza sentimenti che, in fin dei conti, sono completamente umani e naturali.

Desidero che qualcuno si curi di me quando ne ho più bisogno.

Vorrei una persona che mi abbracci e mi dica che tutto andrà bene, che mi tranquillizzi e ricordi che non è così importante, che si congratuli per me per la sfida che ho appena affrontato.

Sono indipendente a livello economico, ma vorrei cedere un briciolo della mia indipendenza emotiva.

Voglio donarla a qualcun altro e lasciarmi andare.

Perché non c’è niente di male nel chiedere aiuto, nel desiderare una carezza. Non è un segno di debolezza.

Una persona che ha il coraggio di mostrarsi per quella che è realmente è una persona forte, non chi nasconde le proprie insicurezze. Va bene non essere forti per 24 ore al giorno, tutti i giorni della settimana.

Tutti abbiamo i nostri momenti no ed è giusto poterli condividere con qualcun altro. Ciò non toglie che potrò continuare ad essere forte per gli altri o per me stessa.

Lo sarò come lo sono sempre stata. Ma, a volte, voglio sentirmi libera di affidarmi al potere dell’amore affinché faccia guarire le mie ferite e rinvigorisca la mia anima.