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Come trattare con una persona che pensa troppo

Come trattare con una persona che pensa troppo

Sì, la vita con un pensatore compulsivo può essere difficile.

Che una persona pensi è ovviamente una bella cosa. Il problema può sorgere quando pensa troppo e ti esaspera di conseguenza.

Chi pensa troppo, infatti, tende a rimuginare talmente tanto su certe situazioni che alla fine distorce la realtà.

E, al tempo stesso, non riesce a fare a meno di farlo. Questo perché ogni situazione deve essere analizzata fin nei minimi dettagli per riuscire a capire cosa sarebbe bene dire, qual è il modo migliore di reagire, cosa pensare al riguardo…

Se non fosse che, pensando per ore e ore alla stessa cosa, i risultati che si ottengono sono tutt’altro che oggettivi.

Se hai a che fare con un pensatore incallito, siamo certi che tu sappia già di cosa stiamo parlando. Ogni semplice domanda diventa una costellazione di “se” e “ma” che a volte ti fanno uscire di testa.

Perché pensare ai miliardi di opzioni possibili ed inimmaginabili? Non possiamo passare semplicemente passare all’azione e vedere che succede?

La situazione si fa ancora più problematica se anche tu tendi ad essere una pensatrice compulsiva. In questo caso, infatti, dal primo “ma” ne scaturiranno altri dieci.

Come trattare con una persona che non riesce a fare a meno di sovrautilizzare il suo cervello? Continua a leggere per scoprire i nostri consigli!

Quali sono i punti chiave per trattare con un pensatore incallito?

1. Decisione

Spesso una persona tende a rimuginare su una situazione perché è semplicemente insicura al riguardo. Non rispondere alle domande con altre domande, ma con delle affermazioni decise.

Non lasciare adito a cose non dette, a possibilità su possibilità, a fraintendimenti o malintesi, sii chiara, concisa e decisa.

In poche parole, devi A-G-I-R-E.

2. Comprensione

Il modo migliore per instillare ancora più dubbi ad una persona che già tende per sua natura ad averli è non prenderla sul serio.

Per quanto le sue riflessioni ti possano sembrare insensate o eccessive, trattieniti dal ridere di lei o prendere ciò che ti dice alla leggera. Cerca sempre di capire il suo punto di vista. Capisci che anche l’altro farebbe volentieri a meno di pensare per ore e ore alla stessa cosa.

La verità è che non può farci niente, è più forte di lui. Ma tu, armata di pazienza e comprensione, puoi mostrargli la situazione sotto una luce diversa.

3. Empatia

Questo punto è strettamente intrecciato al precedente. Devi mostrare empatia nei confronti del pensatore incallito, fargli capire che vuoi solo aiutarlo a stare meglio.

Spiegagli perché non c’è bisogno di preoccuparsi di quella determinata cosa o perché non c’è motivo di mettere in dubbio una decisione già presa.

L’empatia aiuta a fare dei passi di gigante, a livello personale e anche relazionale. E ogni volta che senti di stare per esplodere chiediti: “Come vorrei essere trattata se fossi io al suo posto?”

Lasciaci immaginare, non vorresti che l’altro ti gridasse contro.

4. Comunicazione

Il pensatore ti ha appena mandato un messaggio costellato di domande e dubbi? Resisti alla tentazione di rispondere con un “ok” che trasuda tutto il tuo sfinimento.

Non farai altro che ferirlo e ingigantire il suo bagaglio di pensieri (già piuttosto voluminoso).

Chiamalo. Spiegagli, sempre con comprensione e empatia (vedi i punti precedenti), perché ti ha fatto innervosire. La comunicazione deve essere alla base di ogni rapporto affinché possa essere di successo, in amicizia come anche in amore. Non da ultimo, aiuterà l’altro a capire quando esagera.

5. Calma

Se dai spago a tutte le preoccupazioni del pensatore (e intendiamo quelle più inverosimili), è la fine. Cerca di mantenere la calma, affidandoti alla tua decisione e razionalità, e spiegagli in tutta tranquillità perché sei certa che siano paure infondate.

A volte bastano poche semplici parole per alleviare le preoccupazioni dell’altro. Solo che a volte perdiamo subito la pazienza, ci lasciamo prendere la mano e, piuttosto che pronunciare una manciata di parole, preferiamo lanciarci in una discussione di due ore.

Se l’altra persona si sta ponendo diecimila domande sull’esito del suo futuro esame, digli “Non ti preoccupare, stai studiando da giorni, sono certa che andrà bene”.

Se il pensatore fosse il tuo ragazzo, e fosse entrato completamente nel panico all’idea di incontrare per la prima volta i tuoi genitori, digli “Sono sicura che non hai niente da temere. Sei una persona adorabile e mi rendi felice, impossibile che tu non piaccia alla mia famiglia!”

Affronta l’oggetto dei suoi dubbi e preoccupazioni con calma, amore e decisione. Perché sì, sappi che la chiavi ultime per placare quella mente in corsa sono proprio l’amore e la comprensione.

Non vogliamo dire che sarà facile, né che non perderai mai la pazienza durante questo percorso a ostacoli, ma siamo certi che sarai ampiamente ricompensata da tutto il bene che riceverai a tua volta.

E cos’altro sono l’amore e l’amicizia se non accettare ed apprezzare l’altro con tutti i suoi pregi e difetti?